Sport equestri: uno stile di vita

Sport equestri: uno stile di vita - Porrini

Chi ama i cavalli ha un unico grande sogno: cavalcare! Il modo migliore per imparare gli sport equestri è andare in una scuola di equitazione. In Italia la stragrande maggioranza delle scuole insegna a cavalcare e montare “all’inglese” diversamente ad altri paesi, come gli Stati Uniti, dove si pratica soprattutto la monta Western.

Una volta trovata la scuola di equitazione che fa per te dovrai pensare all’abbigliamento specifico e alla attrezzatura da equitazione. Scopriamo insieme come svolgere al meglio questi sport equestri un vero e proprio stile di vita!

Attrezzatura da equitazione: come sceglierla

Quando inizi a cavalcare la prima cosa di cui hai bisogno è sentirti sicuro e comodo. È consigliabile andare in un negozio specializzato per questa attività e chiedere ai tuoi insegnanti di orientarti. I capi indispensabili per costituire una attrezzatura da equitazione consona saranno:

  • Cap: ovvero il casco per la testa l’accessorio più importante in assoluto. Leggero ma resistente deve essere omologato secondo le normative vigenti. In genere è di colore nero o blu scuro.
  • Giubbotto protettivo: nella pratica di qualsiasi scuola di equitazione è obbligatorio indossare un giubbino protettivo per la colonna vertebrale.
  • Pantaloni da cavallo: I pantaloni da cavallo sono resistenti e rinforzati nei punti di appoggio della sella affinché non vi sia troppo attrito con le parti intime. Ne esistono di diversi colori ma, nelle gare di corse al trotto e galoppo, sono ammessi solo color corda o bianchi. Essi terminano con delle ghette da inserire sotto il tacco dello stivaletto.
  • Guanti: sono importanti perché evitano che le redini scivolino di mano, proteggono dallo sporco e prevengono tutte le irritazioni cutanee.
  • Stivali: questi possono essere di diverse tipologie. Per l’equitazione dei bambini si usano gli stivaletti bassi, per gli adulti gli Jodhpur sopra il malleolo o stivali alti con tacco. Ne esistono in cuoio, gomma, marroni e neri.
  • Sella: non è necessario acquistarla se non hai un cavallo tuo ma sappi che la forma cambia a seconda della monta.
  • Le briglie: una attrezzatura indispensabile per l’equitazione per cavalcare sono le briglie in grado di dare al cavallo direzione e velocità.

L’equitazione per bambini e il maneggio

In una scuola di equitazione per bambini il campo in cui avvengono le esercitazioni si chiama maneggio. Durante le primissime lezioni sarà l’istruttore a conferire sicurezza ai vostri bambini e spiegargli come muoversi tra le altre persone. In un maneggio si tiene sempre la destra, questo vuol dire che se il tuo bambino incontra un altro piccolo cavaliere nella direzione opposta alla sua, dovrà tenere la destra e l’altro altrettanto. Il maneggio della scuola di equitazione è grande almeno 40 x 25 metri e riporta  sul terreno 8 lettere come riferimento convenzionale per fare esercizi da solo o con l’istruttore.

Nelle acerbe esperienze di equitazione per bambini: la prima lezione non si dimentica mai. Questo perché la sensazione  della prima volta che si sale in sella a un cavallo è sempre unica.

Ci sono diversi modi per salire a cavallo:

  • Montare con la staffa è il più classico e faticoso all’inizio
  • Montare con la gamba e l’aiuto di qualcuno
  • Montare in appoggio se sei molto abile arriverai alla sella con una spinta
  • Montare con la pedana o la scaletta

Corsa al trotto: si parte!

Una volta presa confidenza con il passo del cavallo potrai passare all’andatura successiva: la corsa al trotto.

Il trotto è un movimento in due tempi dove il cavallo alterna diagonali. Le diagonali sono le coppie di zampe che il cavallo muove alternando; per un istante le quattro zampe restano in sospensione. È questo il motivo per cui i cavalli hanno il tipico movimento saltellante.

Si può praticare il trotto seduti o sollevati. Il primo è molto impegnativo sia per il cavallo che per il cavaliere.

Il trotto sollevato presenta cavallo e cavaliere in sintonia. Bisogna assecondare il movimento del cavallo stando un tempo seduti e un tempo sollevati dalla sella leggermente. Trovato il ritmo questo movimento è meno faticoso per le gambe.

Oltre una certa velocità si parla invece di corse al trotto. Queste si tengono in apposite piste di forma ovale e in sabbia. Il cavallo è connesso al cavaliere con un sulky cioè un piccolo calesse con su solo un guidatore. Viene penalizzato sino alla squalifica chi trasforma la corsa al trotto in galoppo.

Le migliori razze per le corse al trotto sono i cavalli francesi, americani e l’Orlov russo.