Letame di cavallo. Come smaltire il truciolo del box

Lettiera cavalli, smaltimento stallatico e gestione della scuderia. Tutto quello che c’è da sapere

Letame di cavallo. Come smaltire il truciolo del box

Quando si possiede un maneggio o anche un singolo cavallo, è importante conoscere tutte le normative che regolano il loro possesso. Tra queste, una delle più importanti è quella che riguarda lo smaltimento del letame del cavallo e del truciolo del box.

La gestione adeguata del letame di cavallo è fondamentale, infatti, non solo per mantenere una scuderia pulita, ma anche per ridurre l’impatto ambientale e sfruttare le risorse in modo sostenibile. I “materiali di scarto” degli equini possono essere preziosi se gestiti correttamente, offrendo opportunità di riciclo e di riduzione dell’impatto ambientale.

In questo articolo scopriremo cosa dice la legge a riguardo, esploreremo diverse strategie e pratiche per lo smaltimento del truciolo del box, la gestione della lettiera dei cavalli e la corretta gestione della scuderia.

Smaltimento del letame di cavallo: cosa dice la legge?

Smaltire correttamente il letame di cavallo non è una pratica legata soltanto alla buona educazione e al senso civico, ma è un aspetto regolamentato dalla legge. In ogni Paese, infatti, sono in vigore normative differenti che regolano lo smaltimento stallatico, e in Italia se ne occupa il Decreto Legislativo 11 maggio 1999, n. 152 che, all’articolo 38, indica i criteri e le norme tecniche generali per la disciplina regionale dell’utilizzazione agronomica degli effluenti di allevamento.
L’articolo 38 del Decreto Legislativo 152/1999 riguarda le disposizioni relative allo smaltimento di rifiuti speciali, e il letame di cavallo rientra generalmente in questa categoria, in quanto è considerato un rifiuto di origine animale. Chiunque possieda o allevi cavalli, dunque, non può liberarsi delle deiezioni in modo improprio, poiché questo costituirebbe un illecito penale.
L’articolo 38 stabilisce i principi generali per lo smaltimento dei rifiuti speciali, tra cui:

  • Gerarchia dei rifiuti: il decreto promuove la gerarchia dei rifiuti, che prevede la prevenzione, la riduzione, il riutilizzo, il riciclo e, solo come ultima opzione, lo smaltimento dei rifiuti. Pertanto, è importante adottare misure per ridurre per promuovere il riutilizzo o riciclo del letame;
  • Responsabilità del produttore: il decreto stabilisce il principio di responsabilità del produttore di rifiuti speciali, che implica che il produttore del letame di cavallo è responsabile del suo corretto smaltimento. Ciò può comportare l’adozione di misure per garantire lo smaltimento sicuro e sostenibile del letame, conformemente alle normative locali.
  • Autorizzazioni e procedure: il decreto richiede che lo smaltimento dei rifiuti speciali, compreso il letame di cavallo, avvenga in conformità con le autorizzazioni e le procedure stabilite dalle autorità competenti. Queste autorizzazioni possono includere requisiti specifici per il trattamento, lo stoccaggio e il trasporto del letame di cavallo.

È importante ricordare che le disposizioni specifiche per lo smaltimento del letame di cavallo possono variare a seconda delle normative regionali e locali. È quindi consigliabile informarsi e verificare il modo corretto per smaltire lo stallatico presso le autorità ambientali competenti nella propria zona.

Lo stallatico equino è un rifiuto pericoloso?

Lo stallatico equino è costituito principalmente da letame di cavallo, che è una miscela di materia organica, urina e materiale assorbente come paglia o trucioli di legno. Poiché proviene da una fonte biologica, il letame di cavallo può contenere batteri, parassiti o agenti patogeni. Tuttavia, se gestito correttamente, il rischio di contaminazione o pericolo per la salute pubblica è generalmente molto basso.
Si tratta, al contrario, di un materiale prezioso per i terreni agricoli, in quanto contribuisce al deposito di sostanze nutritive come azoto e fosforo, che permettono una riduzione dell’utilizzo di fertilizzanti chimici. Questo però avviene solo se il letame viene utilizzato nel modo corretto perché, per esempio, un suo impiego eccessivo e troppo prolungato nel tempo può portare il terreno a un sovraccarico di nutrienti, con conseguente contaminazione delle acque superficiali e sotterranee.
Il letame equino può essere nocivo per l’ambiente anche se viene conservato all’interno delle stalle, se viene stoccato in modo errato o se non viene trasportato su strada correttamente. Questo è dovuto al rilascio di gas inquinanti nell’atmosfera come, per esempio, l’ammoniaca, o all’accumulo di nutrienti nelle falde acquifere superficiali.

Come smaltire correttamente il letame di cavallo?

A questo punto è chiaro, dunque, che il letame di cavallo debba essere gestito e smaltito accuratamente per approfittare di tutti i suoi benefici, per non danneggiare l’ambiente e per non incorrere in pesanti sanzioni. Quindi, come smaltire lo stallatico? L’allevatore o il semplice proprietario di un cavallo hanno diverse strade tra cui scegliere per smaltire il letame:

  • Compostaggio: dopo la corretta maturazione dello stallatico in una concimaia secondo un piano agronomico, il truciolo del box può essere compostato insieme ad altri materiali organici per usarlo come fertilizzante. In questo caso è importante assicurarsi di mantenere una corretta proporzione tra materiali ricchi di azoto (come il letame) e materiali ricchi di carbonio (come la paglia), per evitare di apportare un eccessivo sovraccarico di azoto al terreno. In questo modo il compostaggio trasformerà il truciolo del box in un prezioso fertilizzante naturale;
  • Cedere il letame a un’altra azienda: se non si possiedono terreni, o se lo stallatico che si ha a disposizione è eccessivo per i propri spazi ma si desidera non sprecare le sue proprietà, è possibile vendere il letame di cavallo ad aziende agricole che lo useranno come fertilizzante. Questo, però, si può fare legalmente solo se ci si attiene alla normativa sulla vendita dei fertilizzanti ((Dlgs n.75/2010) e se si è iscritti al “Registro dei Fabbricanti di Fertilizzanti” presso il MIPAAFT (Ministero delle Politiche Agricole e Forestali);
  • Smaltimento autorizzato: infine, è possibile trattare lo stallatico come un rifiuto speciale non pericoloso. Anche in questo caso è necessario seguire alcune regole per smaltirlo in modo etico e legale. Il letame deve infatti essere stoccato secondo la norma 183 co 1/bb che regola il deposito temporaneo, e poi affidato a un’azienda certificata per la raccolta e il trasporto dei rifiuti indicizzati con il codice CER 020106 di cui anche il letame fa parte. Sarà poi questa azienda a occuparsi del trasferimento dello stallatico a uno dei centri autorizzati al recupero e smaltimento del letame di cavalli.

La corretta gestione della scuderia per cavalli in salute

Lo smaltimento dello stallatico, come avrete intuito, rientra dunque a pieno titolo tra le attività quotidiane che deve svolgere chi gestisce una scuderia. L’ambiente in cui vivono i cavalli gioca un ruolo fondamentale per la loro salute; dunque, per garantire loro un benessere a 360°, è necessario prendersene cura. Oltre a gestire il loro letame, però, è necessario svolgere anche altre azioni utili non solo alla salute dei cavalli ma anche alla riduzione dell’impatto ambientale dell’attività. Tra questi abbiamo:

  • Pulizia regolare dei box: La pulizia quotidiana del box e della scuderia è essenziale per mantenere un ambiente sano e pulito e per ridurre l’accumulo di letame. Rimuovere quindi il letame dal box, assicurandosi di eliminare anche i trucioli e la lettiera sporca, è fondamentale per la corretta pulizia del luogo in cui il cavallo trascorre la maggior parte del suo tempo;
  • Raccolta e stoccaggio: avere un sistema di raccolta e stoccaggio adeguato al letame e al truciolo del box è importante per avere sempre sotto controllo la situazione dei rifiuti. Utilizzare contenitori o fosse specifiche, mantenendoli lontani da corsi d’acqua per evitare l’inquinamento, è un ottimo modo per raccogliere il letame prodotto nei box;
  • Programmazione dello smaltimento: Stabilire una pianificazione regolare per lo smaltimento del letame e del truciolo del box permette di gestire in modo molto più efficiente lo stallatico prodotto e di mantenere la scuderia pulita;
  • Possibili alternative: in alcune zone è possibile considerare l’utilizzo di servizi di smaltimento specializzati, che offrono opzioni come la produzione di energia da biomassa o l’utilizzo del letame per progetti di compostaggio a livello industriale.

La corretta gestione del letame e del truciolo del box è quindi un aspetto essenziale per mantenere una scuderia pulita e sostenibile. Scegliendo una lettiera di qualità, come le lettiere Porrini, adottando pratiche di pulizia regolari e utilizzando metodi ecologici per lo smaltimento, è possibile ridurre l’impatto ambientale, creare risorse utili come il compost e fornire un ambiente sano per i cavalli. È comunque sempre importante verificare le normative locali riguardanti lo smaltimento dei rifiuti agricoli, per assicurarsi di seguire le procedure corrette nella propria zona di appartenenza.