I principi di tutela e la gestione degli equidi: cosa bisogna sapere

I principi di tutela e la gestione degli equidi: cosa bisogna sapere - Porrini

Se possiedi un cavallo o stai pensando di allevarne uno devi conoscere i principi di tutela e il codice di condotta in materia.

Il codice per la tutela e gestione degli equidi è stato redatto dal Ministero della Salute in concomitanza all’International Society for Equitation Science per proteggere nella scuderizzazione il benessere degli animali. Approfondiamo insieme i regolamenti generali e tutti i codici di condotta da seguire.

Codice di condotta per la corretta scuderizzazione

Chiunque decida di occuparsi della gestione di un cavallo è tenuto ad accettare anche i doveri per la corretta cura e custodia. Il Codice è rivolto alle seguenti specie: i cavalli, pony, asini, muli e i bardotti. È volto a promuovere serene relazioni tra uomo e animale, nel totale rispetto delle loro caratteristiche naturali contro il maltrattamento.

All’interno di questo importante documento troverete numerosi i principi di tutela suddivisi in prassi che dovranno essere garantite per evitare elevate sanzioni.

Il codice di condotta parte dal presupposto che chi si occupa di cavalli (proprietario o il detentore) debba conoscere a fondo la loro fisiologia e che nell’allevamento e nelle scuderie sia previsto obbligatoriamente del personale in numero sufficiente. Questo perché per una buona tutela del cavallo bisogna che sia monitorato con intervalli regolari (almeno una volta al giorno) evitando allenamenti e lavoro troppo duri che lo condurrebbero a stati d’ansietà.

Alimentazione del cavallo e regolamenti

L’alimentazione del cavallo e il suo stato di nutrizione sono anch’essi sottoposti a dei regolamenti precisi riportati dal documento del Ministero della Salute.

  • Il mangime somministrato dovrà essere di qualità appropriata e di quantità sufficiente per le specifiche caratteristiche della razza e del fabbisogno metabolico connesso al lavoro svolto.
  • La gestione degli equidi prevede la destinazione di moderate quantità di cibo più volte al giorno in giuste proporzioni tra: erba, fieno, fieno insilato, mangimi di qualità. Nel caso di scarsità di erba fresca o di luoghi per il pascolo è obbligatorio integrare la dieta con pastoni appositi.
  • I cavalli non devono essere sottoposti a lavori intensi di traino subito dopo la somministrazione di cibo.
  • Le attrezzature utilizzate per l’alimentazione del cavallo quotidiana devono essere progettate e installate in modo da ridurre le possibilità di infezioni e lesioni.

I contenitori di acqua di gruppo dovranno essere abbondanti e puliti con costanza e, nel caso di equidi in scuderizzazione, l’erogatore automatico andrà collocato per regolamento in ogni box.

La scuderizzazione e il codice di condotta

Il responsabile dell’allevamento è chiamato ad occuparsi in modo oculato della ventilazione dei box. Che essa sia naturale o forzata l’importante è che sia continua ma non diretta sui cavalli: non dovranno mai sentire né troppo caldo né troppo fresco.

Il codice di condotta prevede che nelle aree di scuderizzazione debba esservi una temperatura compresa tra 0° e 35°  massimo.

Le aperture nei box devono essere proporzionali al volume della pavimentazione e prevedere un’areazione che limiti al massimo le polveri. I cavalli hanno un olfatto molto delicato e facilmente, infatti, incorrono in allergie respiratorie.

In passato, non essendovi una legge di tutela, molti cavalli vertevano in situazioni di estremo disagio e maltrattamento perché stipati in luoghi insalubri e troppo piccoli nelle dimensioni.

Oggi abbiamo a disposizione, grazie alla normativa, le dimensioni dei box standard. Esse devono prevedere che l’animale abbia spazio a sufficienza per sdraiarsi e rialzarsi agevolmente. Il cavallo ha bisogno del contatto visivo, acustico e olfattivo con gli altri cavalli ed è opportuno regalargli un’apertura superiore del box.

La misure minime del box standard previste dal codice di tutela del cavallo sono le seguenti:

  • cavalli 3,00 m x 3,00 m (Misure maggiori andrebbero adottate per cavalli di taglia grande)
  • pony 2,80 m x 2,80 m (Misure inferiori potranno essere adottate per pony di piccola taglia)
  • Per i box da parto e le fattrici con puledro spazi non inferiori a 3,00 m x 4,00 m.

Tutti i corridoi che conducono ai box dovrebbero essere sufficientemente ampi da consentire l’accesso sicuro e spazio a sufficienza che lo accolga mentre si eseguono le manovre di disinfestazione delle stalle.

Che voi siate possessori di un allevamento o che svolgiate il lavoro di addestratore dovrete sempre ricordare che i cavalli hanno bisogno di essere gestiti solo da personale molto competente. Per fortuna siamo lontani dai metodi desueti e prassi errate di qualche decennio fa. Abbiamo il dovere etico di proteggere i cavalli amici generosi da sempre dell’uomo.